Sentenza del Tribunale Vaticano del 04 dicembre 2014 – Prof. Giuseppe Dalla Torre
Con la presente sentenza, il tribunale dello Stato della Città del Vaticano, presieduto dal Prof. Giuseppe Dalla Torre, ha ribadito che la sussistenza di norme penali canoniche in materia pedopornografica, non esclude l’applicazione dell’art. 9 della Legge n. LXXI dell’ A.D. 2008, in virtù del quale il giudice può perseguire i fatti che offendano i principi della religione o della morale, anche quando manchi qualsiasi specifica previsione penale.
Il reato previsto dall’art. 11 Legge n. VIlI dell’11 luglio 2013 integra un sistema di garanzie già sussistente nell’ordinamento giudiziario dello Stato della Città del Vaticano, salvaguardando specificamente la persona del minore, per favorirne l’integrità morale e uno sviluppo sano ed equilibrato.
Il Tribunale ha poi stabilito che, nel caso di condotte perseguite sia dalla legge canonica sia da quella statale, il reato si persegue a norma della legge vaticana, ferma restando la perseguibilità anche a norma della legge canonica. In altre parole, hanno stabilito i giudici, si configura una concorrenza di giurisdizioni che non è reciprocamente preclusiva, differenti essendo le finalità della repressione penale della condotta e la natura delle sanzioni, per cui non è invocabile, in questi casi, il principio del ne bis in idem.